Maria Ianniciello – Risveglia la tua essenza con la Cultura
Maria Ianniciello – Risveglia la tua essenza con la Cultura
La gioia come arte. Il respiro come vita
0:00
-8:01

Episodio a pagamento

L'episodio completo è disponibile solo per gli abbonati a pagamento di Maria Ianniciello – Risveglia la tua essenza con la Cultura

La gioia come arte. Il respiro come vita

L'Arte della gioia: un romanzo da leggere per esplorare il tema della libertà. Scopri di più nel nuovo numero di 'Risveglia la tua essenza'.

Cara amica, caro amico,

Questa settimana è stata davvero molto intensa: oggi pomeriggio partirà il primo laboratorio per bambini, domani invece si terrà l’incontro su Alda Merini nel campo di Lavanda dell’azienda Lavanda d’Irpinia, a Sant’Angelo All’Esca (Avellino).

Tra un preparativo e l’altro, sto leggendo libri e guardando film. La settimana scorsa ho finito di leggere L’Arte della gioia di Goliarda Sapienza, una scrittrice che non conoscevo e che ho scoperto con il film di Mario Martone, ne ho scritto qui.

Goliarda Sapienza è tra le scrittrici italiane più importanti del Novecento. L’arte della gioia è stato scoperto molto tardi (giaceva nel fondo di una cassapanca). Rifiutato da diversi editori probabilmente per il tema scottante e per motivi politici, fu dato alle stampe in copie ridotte nel 1998 e fu subito apprezzato all’Estero. Mentre in Italia ci volle un altro decennio circa per essere considerato e ricollocato nel posto che gli spetta, tra le grandi opere della Letteratura italiana.

Goliarda Sapienza nacque a Catania nel 1924 da una famiglia socialista rivoluzionaria. Aveva 16 anni quando si trasferì a Roma, dove studiò all’Accademia di Arte Drammatica, lavorando poi anche per grandi registi, come Luchino Visconti. Goliarda, però, si differenziò per la scrittura.

Nel romanzo Goliarda Sapienza porta in scena un personaggio femminile mastodontico e ricco di sfumature. Un’eroina che mette in mostra il suo lato ombra, commettendo anche alcuni crimini in nome della sua libertà. Modesta nasce in un ambiente povero. Violentata da un uomo che si proclama suo padre e che le uccide la madre e la sorella, viene cresciuta in un convento di suore che la iniziano alla cultura e alla conoscenza. Modesta rifiuta però la clausura e con i pochi mezzi che ha a disposizione si costruisce un futuro diverso in un palazzo nobiliare, diventando principessa e conquistandosi la stima dei suoi pari e dei suoi sottoposti. Cresce figli suoi e non suoi, creando una grande famiglia allargata.

In questo contesto ama la giovane Beatrice, che rievoca l’etereo personaggio dantesco, ama Carmine, l’uomo che la inizia all’erotismo, ama Joice, la donna che più di tutte la delude. Vede il fascismo e le atrocità della guerra, finisce in carcere… eppure non smette mai di lottare per i propri ideali e per la propria libertà, arrivando a trasformare la paura della morte in motore di vita con una consapevolezza che potrebbe fare invidia.

Il viaggio di questa eroina è intenso, non privo di ostacoli, e molto catartico. L’autrice, passando dalla prima alla terza persona nell’arco della stessa pagina, racconta la storia di Modesta attraverso più punti di vista, come se la protagonista uscisse dal corpo per protendersi verso l’altro o meglio per farsi Altro. I dialoghi costanti sono un segno di apertura, perché la scrittura non è monologo, è incontro e confronto.

La gioia in questo romanzo è un’arte che si può creare giorno dopo giorno, facendosi corpo, respiro, materia pulsante…

Consigli di visione

  1. Consiglio di vedere Comizi d’amore su Prime Video, il documentario che Pierpaolo Pasolini girò nel 1962 per indagare sulle opinioni che gli italiani avevano sulla sessualità. Le interviste furono realizzate mentre Pasolini cercava una luogo adatto per girare Il Vangelo Secondo Matteo.

    Dal documentario venne fuori un ritratto di un’Italia contraddittoria che viaggiava a due velocità: da un lato il Nord metropolitano più progressista (vediamo che esiste un Nord rurale conservatore), dall’altro il Sud ancorato a una mentalità rigida e molto patriarcale che ingabbiava soprattutto le donne.

    In Comizi d’amore, oltre a intervistare persone comuni, Pasolini riporta il parere di grandi personalità come Giuseppe Ungaretti, Alberto Moravia, Cesare Musatti, Adele Cambria, Camilla Cederna e Oriana Fallaci. Il documentario, prodotto da Alfredo Bene, offre uno spaccato sull’Italia dell’epoca, dando la percezione che su certi argomenti, quali l’omosessualità e la libertà sessuale femminile, non sia poi cambiato molto. Insomma, è un documento prezioso, che lascia domande aperte anche a distanza di decenni.

  2. Se hai un figlio tra i 5 e i 12 anni, ti consiglio di far vedere al tuo bambino il nuovo cartone animato della Disney Pixar, Elio. Il film d’animazione - che è in questo periodo nelle sale - racconta le avventure del piccolo Elio. Il protagonista - orfano di entrambi i genitori - sogna di essere rapito dagli alieni, perché la Terra per lui è un luogo inospitale. La zia, con cui vive, lavora alla NASA e lui riesce a mandare un messaggio nello Spazio collegandosi niente di meno che con gli alieni che una sera lo salvano da un gruppo di bulli. Come accade in molti film di formazione, il piccolo protagonista vivrà una serie di avventure che aumenteranno la sua autostima. Alla fine Elio tornerà sulla Terra trasformato. Il film - che offre una risposta positiva anche alle richieste collettive di una paternità davvero consapevole - aiuta i bambini a sviluppare il senso di appartenenza, uscendo così dall’individualismo, e a stimolare la curiosità per ciò che non conoscono.

Ed eccoci giunti alla sezione dedicata agli abbonati al piano premium. Oggi ti farò fare un esercizio di Mindfulness con scrittura consapevole che si integra con gli argomenti trattati in questo nuovo numero. Questo è un momento davvero utile per ritrovare benessere e armonia. Non perdere questa occasione, abbonati adesso al piano premium!

Esercizio per trovare la gioia

Ascolta questo episodio con una prova gratuita di 7 giorni

Iscriviti a Maria Ianniciello – Risveglia la tua essenza con la Cultura per ascoltare questo Post e ottenere 7 giorni di accesso gratuito agli archivi completi dei Post.