Caro amico, cara amica,
Come avrai potuto notare, la settimana scorsa questa newsletter (che eccezionalmente è leggibile in modo integrale da tutti gli abbonati) non è arrivata, perché sono stata al mare.
🌱 Prima di entrare nel cuore di questo nuovo numero, ti annuncio che è partito un ciclo di laboratori per bambine e bambini in Irpinia, legati alla lettura consapevole e alla creatività. Ti racconto cosa mi ha ispirata.
Ad Otranto ho fatto rivivere la me di tanto tempo fa, con l’esperienza e la consapevolezza di oggi: ho rivisto la mia adolescente, le ho dato spazio e forma nella mia fantasia e nei miei sogni.
Come ho scritto in un post su Facebook, sono cresciuta in un tempo in cui non sempre era permesso alle ragazze di ambire alla propria indipendenza tramite l’istruzione. Ancora sul finire degli anni Novanta erano molte le adolescenti irpine che, fidanzandosi, mettevano fine alla propria istruzione. Alcune, ancora minorenni, davano alla luce un bambino, altre si condannavano a una vita di sudditanza e di dipendenza economica.
Durante la preadolescenza, per fortuna, compresi presto che il mezzo che avevo, per non cadere nella trappola di una relazione amorosa precoce e limitante, era lo studio. A casa purtroppo non c’erano molti libri quando ero bambina, a dieci anni avevo un paio di volumi dei fratelli Grimm e “Le mille e una notte”, ma un evento fortuito cambiò letteralmente il mio approccio alla vita. Una mia cara amica mi regalò per il mio compleanno Piccole donne, dove incontrai un personaggio che più di tutti (a parte la mia amata Jane Eyre, che però ho scoperto nell’età adulta) plasmò la mia adolescenza. Era Jo March di Piccole Donne.
Come già anticipato, il romanzo di Louisa May Alcott mi era stato donato da una mia amica. Le amicizie, in verità, hanno la funzione di traghettare le anime verso il loro destino, e finiscono quando hanno espletato questa loro funzione.
Ho amata Jo con tutta me stessa, perché in lei ho trovato la forza e insieme il coraggio di elevarmi culturalmente da un contesto non facile, in cui vedevo tante mie coetanee fidanzarsi e sposarsi presto.
La Letteratura, in realtà, mi ha aiutata a essere consapevole dei miei retaggi perché attraverso le parole ha disvelato pensieri e sentimenti che altrimenti non avrebbero avuto voce. Jo mi ha dato, infatti, la possibilità di riconoscere la perenne sensazione che qualcuno o qualcosa potesse togliermi il dono più prezioso, ovvero la capacità di trovare nella lettura un pezzo di me. Jo mi ha fatta sentire meno sola, perché grazie a lei non mi sono considerata una vittima degli eventi: come lei potevo essere artefice della mia vita, non controllandola bensì assecondando il flusso degli eventi con pazienza e dedizione.
La lettura ha stimolato così la mia creatività e la mia innata curiosità, allenandomi all’empatia.
E… proprio per dare la possibilità a tutti di elevarsi tramite la lettura consapevole, ho deciso di organizzare quattro laboratori a luglio per bambine e bambini in forma itinerante in Irpinia. Devo ammettere che a spingermi non è stata solo la mia storia di bambina e adolescente. I dati stanno dando una forma al vissuto delle generazioni di donne campane che mi hanno preceduto, facendomi comprendere che in fondo è vero che ciò che abbiamo seminato ieri cresce oggi, ma delle erbacce possiamo sempre liberarci!
📊 Dati sulla povertà culturale infantile in Campania
💡 Che cosa significa "povertà culturale" per un bambino?
È quando un bambino:
non ha libri in casa, né un adulto che gli legga;
non visita musei, biblioteche, teatri;
non ha occasioni per sviluppare curiosità, immaginazione, spirito critico.
In pratica, non si coltiva la sua identità culturale — e questo limita anche il suo futuro.
🧒🏻 Lettura e accesso alla cultura
Solo il 38,2% dei bambini e ragazzi tra i 6 e i 17 anni in Campania legge almeno un libro all’anno per piacere, contro una media italiana del 52,4%.
📎 Fonte: Istat – Aspetti della vita quotidiana, 2023
In Campania, 2 bambini su 3 non leggono mai nel tempo libero.
📎 Fonte: Save the Children – Atlante dell’infanzia a rischio, 2019
La densità di biblioteche pubbliche è tra le più basse d’Italia: appena 1,8 biblioteche ogni 1.000 minori.
📎 Fonte: Save the Children / Treccani Cultura
📍 Povertà culturale in Irpinia
🎓 Dispersione scolastica e attività culturali
In Irpinia (provincia di Avellino), il 59,9% dei bambini e dei ragazzi tra i 6–17 anni non svolge quattro attività culturali o formative all’anno, tra lettura, sport, spettacoli, musei, mostre o utilizzo consapevole di internet. In Campania la percentuale sale al 75,5%, tra le più alte d’Italia.
Le scuole del territorio dispongono di meno di 1 laboratorio ogni 100 studenti nel 60% dei casi, con poche palestre e servizi educativi, complice la carenza di spazi attrezzati.
👧🏼 Bambine in Campania
📚 Lettura e competenze
Le bambine leggono più dei maschi (41,8% non leggono niente vs 53,6%). Tuttavia, rimane alto il divario: 1 su 4 bambine meridionali non ha raggiunto competenze minime in lettura o matematica (circa il 32% in Campania).
Tutti uguali, tutti diversi: laboratori per bambine e bambini dai 5 ai 10 anni
In un contesto in cui la povertà culturale infantile è alta e in cui mancano laboratori, biblioteche e spazi educativi, sento la responsabilità di offrire percorsi di qualità, pensati con cura e preparazione.
Ho ideato quattro laboratori sul tema dell’uguaglianza nella diversità, nel corso dei quali i bambini e le bambine dai 5 ai 10 anni, presso un locale ampio e confortevole allestito per l’occasione a Mirabella Eclano (Avellino), saranno accompagnati in un percorso di lettura consapevole con disegno creativo. Il primo si terrà il 5 luglio, dalle 17 alle 19. Con me ci sarà Silvia Petrosino, autrice del libro Le fiabe di zia Titta (Il papavero edizioni) che ho avuto il piacere di intervistare. Trovi l’intervista in calce.
Seguiranno altri tre laboratori nei sabati successivi in cui si andrà a esplorare il tema della diversità nell’uguaglianza con i libri Di cosa è fatto un abbraccio? di Alberto Pellai e Barbara Tamburini, I colori delle emozioni, con le illustrazioni di Anna Llenas, e Storia di una lumaca che scoprì la lentezza di Luis Sepúlveda.
Seguiranno momenti di disegno creativo. La lettura consapevole non è una semplice lettura fatta superficialmente: leggere con consapevolezza significa andare in profondità, vuol dire entrare nel cuore della storia, che con i suoi archetipi e codici ci parla di noi.
I laboratori sono a pagamento, ma ho scelto di mantenere i prezzi accessibili, perché voglio che ogni bambina e bambino possa avere un’occasione di crescita culturale e interiore.
Offro sconti dedicati alle famiglie con più figli e sono sempre aperta a costruire collaborazioni con enti, associazioni e scuole che vogliano portare questi percorsi sul proprio territorio.
Il primo laboratorio costa 20 euro (comprensivo di libro, acqua e materiale), i successivi laboratori 10 euro (comprensivo di materiale e acqua). Per tutti i laboratori c’è uno sconto di 5 euro a partire dal secondo figlio.
Intervista a Silvia Petrosino
Ciao Silvia e benvenuta su Risveglia la tua essenza. Parto con una prima domanda. Come nascono Le fiabe di zia Titta?
Le fiabe sono nate durante i giorni difficili del lockdown, quando il mondo si è fermato e tutto sembrava sospeso. In quel tempo di silenzio e attesa, ho cominciato a immaginare cosa potessero provare i bambini: le loro domande, le paure, il bisogno di sentirsi rassicurati. Così ho dato voce a storie che potessero accompagnarli, farli sorridere, farli sognare. Fiabe nate per offrire un rifugio dolce, non solo ai bambini ma anche ai più grandi.
Qual è il filo conduttore di ogni storia?
Il filo conduttore è la tenerezza dello sguardo infantile sul mondo: una lente capace di trasformare le paure in scoperte, le differenze in ricchezza, la solitudine in un’occasione di incontro. Ogni fiaba celebra la gentilezza, la fiducia, l’amicizia e il coraggio di esplorare ciò che non si conosce, ricordando ai bambini e agli adulti che anche i più piccoli gesti hanno un potere immenso.
Qual è il consiglio che si sente di dare ai genitori per crescere bambini consapevoli ed empatici?
Raccontate, ascoltate, restate in silenzio con loro quando serve. Coltivate insieme la meraviglia delle piccole cose. Leggete fiabe, ma soprattutto create momenti per parlarne. L’empatia nasce quando un bambino si sente guardato con amore, non giudicato, e ha lo spazio per riconoscere e dare un nome alle emozioni. Le storie sono un ponte: camminateci sopra insieme a loro.
Perché ha scelto la parola scritta per veicolare il suo messaggio?
Perché la parola scritta resta. Si può rileggere, toccare, conservare. Scrivere è come piantare semi in un giardino segreto: non sai quando sbocceranno, ma sai che prima o poi porteranno bellezza. Le fiabe di zia Titta sono nate così, con l’intento di lasciare nel cuore dei piccoli (e dei grandi) un messaggio che duri, che accompagni, che illumini anche a distanza di anni.
Grazie Silvia. Ti aspetto a Mirabella.
Grazie a te, Maria. A prestissimo, allora.
Consiglio di visione
Ti consiglio caldamente di vedere L’amico fedele, con Naomi Watts nei panni di Iris, una scrittrice di New York che eredita il cane del suo mentore William. Iris porterà nel suo piccolo appartamento Apollo, un alano dolce che le cambierà la vita. La protagonista però dovrà battersi per poterlo tenere, perché nel suo condominio non sono ammessi cani. È una storia sull’amicizia tra un essere umano e un animale, prima accolto con riluttanza e poi tanto amato. Un’amicizia che trasforma elevando la coscienza. Il film, scritto e diretto da Scott McGehee e David Siegel, è la trasposizione cinematografica del romanzo di Sigrid Nunez.
In lettura…
Sono in dirittura di arrivo con il romanzo L’arte della gioia di Goliarda Sapienza, presto ti dirò di più.
🎯 E anche per oggi è tutto. Se credi nella forza della cultura e vuoi sostenere concretamente il mio progetto per il territorio irpino e campano, puoi farlo abbonandoti alla versione a pagamento di questa newsletter.
💌 Il tuo contributo mi aiuta non solo a migliorare questa newsletter ma anche a creare occasioni in presenza di crescita culturale e consapevolezza per bambine, bambini, adolescenti e adulti, affinché nessuno resti escluso dalla possibilità di conoscersi, immaginare e scegliere con libertà.
Aiutami a crescere, condividi i miei contenuti.
Share this post