Cara amica, caro amico,
riprendo il nostro viaggio tra i personaggi della Letteratura e della Cinematografia che hanno compiuto il loro percorso di fioritura personale che non è da intendersi come una crescita piramidale verso il successo, soprattutto economico, bensì come un risveglio dei sensi.
Il percorso di fioritura di Bruno
A inizio settimana sono andata a vedere al cinema la commedia di Guido Chiesa ‘30 notti con il mio ex’, con Edoardo Leo e Micaela Ramazzotti. Il film mi ha fatto piangere e sorridere, perché affronta con molta delicatezza il tema della malattia mentale, aiutandoci a comprenderla meglio.
Di solito se una persona si ammala fisicamente non si emettono giudizi ma, quando è la mente che soffre, ci ritraiamo un po’ tutti e tutte. Convivere con un malato mentale ci spaventa non solo perché temiamo per la nostra incolumità ma soprattutto perché la nostra paura collettiva più grande è di perdere il controllo e di essere esclusi per questo. Il malato ci fa così da specchio permettendoci di integrare nella nostra psiche un lato di noi che non vogliamo vedere.
Bruno (Edoardo Leo) ha cresciuto da solo la figlia Emma (Gloria Harvey)- che adesso ha sedici anni -, perché l’ex moglie Terry (Micaela Ramazzotti) soffre di schizofrenia.
Tutto sembra procedere secondo i suoi piani, senza grandi colpi di scena: la figlia sta crescendo, lui ha lasciato la carriera da calciatore per un lavoro più stabile e più sicuro nell’ambito della finanza e ha una relazione con una sua collega. Ed è proprio nel momento di calma piatta che si verifica l’innesco per la trasformazione.
Dopo aver intrapreso in una comunità di recupero un percorso che l’ha aiutata ad autoregolare le proprie emozioni, Terry è pronta per vivere da sola ma dovrà prima abitare per trenta giorni con l’ex marito e con la figlia. Mentre Emma si mostra subito entusiasta, Bruno è invece molto titubante, eppure accetta.
Terry entrerà come un uragano nella vita di Bruno che, prima oppone molta resistenza, e poi si lascia andare ricordando i sogni di gioventù e tutto ciò che sua moglie riusciva a dargli, nonostante i momenti tragici che sono ancora impressi nella sua memoria.
Terry continua purtroppo a soffrire di allucinazioni uditive e con i suoi comportamenti spezza ogni argine sociale precostituito rompendo gli schemi di Bruno che cerca da anni di controllare l’incontrollabile per non rivivere il dolore causato dalla malattia della moglie. Così facendo però ha perso il contatto con la propria natura selvaggia e dunque con la propria anima, ed è diventato il fantasma di se stesso. Sarà la vita a rimescolare le carte proprio attraverso l’imprevisto dandogli un’occasione per rifiorire, proprio come le margherite che Terry porta con grazia tra i capelli biondi.
Film sulla malattia mentale?
Ti propongo un elenco di film sulla malattia mentale
La pazza gioia (ti consiglio di leggere la recensione che la mia collaboratrice Maria Lucia Tangorra scrisse per culturaeculture.it. La trovi qui);
Un angelo alla mia tavola (visto di recente, ne scriverò a breve);
Ragazze interrotte (visto molti anni fa, è il top);
The Beautiful Mind (visto molti anni fa, è un film da Oscar);
Senza pelle (che non ho visto. Mi dicono sia bellissimo, spero di recuperarlo, perché non si trova facilmente).
In lettura
Sto ancora leggendo Donne che corrono con i lupi, come già anticipato è un saggio di 500 pagine ricco di spunti e di dettagli. Spero di scrivere di questo libro sabato prossimo.
Sulla malattia mentale ti consiglio di leggere La campana di vetro di Sylvia Plath che ho recensito in una newsletter (la trovi in archivio).
E siamo arrivati alla sezione pratica riservata agli abbonati premium (anche la versione audio - che trovi all’inizio della newsletter - è per chi è iscritto al piano a pagamento). Di seguito propongo alcuni esercizi: sono degli strumenti pratici e molto potenti che, se usati, possono davvero cambiare in meglio la tua vita risvegliando energie sopite e aiutandoti a essere più consapevole.
Esercizi. Sii folle
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